Alla fine dell’anno scolastico il collegio docenti elabora la programmazione didattica per l’anno successivo.
La programmazione si concretizza in attività quotidiane che si possono svolgere in sezione e in intersezione: in sezione il gruppo di bambini rimane il più delle volte eterogeneo per età nell’infanzia e omogeneo nella sezione Primavera e svolge attività ludico-creative che favoriscono la collaborazione. Quando si lavora in intersezione i bambini incontrano i propri coetanei e svolgono le attività legate alla programmazione didattico-educativa annuale e ai laboratori finalizzati allo sviluppo delle capacità di ogni età (religione, psicomotricità, inglese, musica, teatro e attività di manipolazione, di lettura, e metafonologiche). Per i bambini di due, tre, quattro e cinque anni è previsto l’acquisto di un libro per la didattica annuale e uno per religione, inoltre per i cinquenni vi è anche un libro di “potenziamento” che le insegnanti di sezione, nelle ore pomeridiane, andranno ad integrare per cercare di incrementare uno sviluppo cognitivo e socio-affettivo del bambino.
Tutti questi percorsi vengono svolti attraverso il gioco, allo scopo di favorire lo sviluppo armonico dei processi cognitivi e motivazionali dei bambini.
La nostra programmazione
Durante il percorso scolastico il bambino che frequenta la nostra scuola fruisce di una programmazione curricolare che annualmente affronta uno dei seguenti macro-argomenti: natura, cultura e intercultura. Essi sono il mezzo attraverso il quale i bambini arrivano ad affrontare, tramite svariate attività, tutti i campi di esperienza previsti dalle Indicazioni nazionali per il curricolo del 2012. Le attività vengono svolte nelle classi, in salone, in laboratori o attraverso uscite didattiche mirate all’approfondimento dell’argomento trattato.
L’insegnamento della religione cattolica (IRC)
Vista la natura della nostra scuola, l’insegnamento della religione cattolica occupa un posto di rilievo, collocandosi all’interno di una proposta educativa più ampia; sono tre le motivazioni che giustificano la presenza dell’IRC:
- il valore che ha in sé la cultura religiosa;
- il fatto che la religione cattolica è parte essenziale della cultura del popolo italiano;
- il particolare tipo di Progetto Educativo, che, in quanto ispirato al Vangelo, esige intrinsecamente un insegnamento specifico della religione.
Le prime due motivazioni, espressamente richiamate nell’Accordo di Revisione del Concordato tra la S. Sede e lo Stato italiano, valgono per ogni tipo di scuola; la terza vale in modo specifico per la scuola cattolica. Pertanto, alla realizzazione di una proposta formativa, che si fonda su un Progetto educativo ispirato ai valori cristiani, contribuiscono:
- tutte le attività educative e didattiche, in quanto ogni aspetto della vita scolastica è proposto nella prospettiva della filosofia cristiana della vita, della persona e dell’educazione;
- uno specifico e originale IRC, inteso come contenuto culturale, che si inserisce armonicamente nel quadro degli altri contenuti culturali ed educativi della scuola;
- specifici momenti celebrativi e formativo- spirituali.
La programmazione IRC, che affianca quella ordinaria, fa anch’essa riferimento ai campi di esperienza delle Indicazioni nazionali per il curricolo del 2012, integrati come segue (v DPR 11 febbraio 2010):
IL SÉ E L’ALTRO |
Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose. |
IL CORPO E IL MOVIMENTO |
Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni. |
IMMAGINI, SUONI, COLORI |
Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. |
I DISCORSI E LE PAROLE |
Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. |
LA CONOSCENZA DEL MONDO |
Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza. |